L'antico nucleo originario di Monterosso si trova sulla collina di San Cristoforo, che separa in due il paese; con l'aumento della popolazione, nei secoli XII e XIII, le genti scesero a valle insediandosi lungo le sponde del torrente Branco (ora coperto). Questa parte del borgo, detta Monterosso Vecchia, è rimasta praticamente intatta e presenta le stesse caratteristiche degli altri paesi delle Cinque Terre. E' dominata dalla mole poderosa dei resti del 'castrum' obertengo, con la bella parrocchiale di San Giovanni Battista all'incrocio delle vie principali. Un moderno quartiere residenziale si snoda invece lungo la passeggiata a mare nell'insenatura di Fegina, che dà il suo nome alla zona.
La spiaggia di Monterosso è la più estesa delle Cinque Terre e tale elemento, assieme allo sviluppo urbanistico del nuovo quartiere, ha determinato la vocazione turistica del paese; Monterosso possiede infatti la maggior ricettività alberghiera delle Cinque Terre. Monterosso, con il suo lungomare e la spiaggia, si presta meglio degli altri paesi ad ospitare un po' di mondanità e vita notturna; sotto questo profilo è senz'altro un ottimo complemento alla tranquillità di Riomaggiore e Corniglia. Molto belli e suggestivi i carruggi del paese vecchio; spazi piu' ampi e qualche auto a Fegina e sul lungomare.
Il convento dei Cappuccini con la chiesa di San Francesco sorgono sul colle di San Cristoforo che divide la parte vecchia e nuova del borgo. Il Convento rappresenta una forte attrazione per l'alto valore storico e artistico dei tesori d'arte che conserva, tra cui la "Crocifissione" del celebre pittore fiammingo Antoon van Dyck, "San Girolamo penitente" di Luca Cambiaso, il refettorio a volte con "La Veronica" di Bernardo Strozzi. Bellissimi sentieri panoramici si inerpicano per il colle, incontrando la statua di San Francesco, orti e piccole porte che si aprono sul blu del mare. Poco più sotto si trova Torre Aurora che faceva parte della cinta muraria difensiva edificata nel XVI secolo dalla Repubblica di Genova per fronteggiare le incursioni dei pirati.
Nella parte vecchia del paese, percorrendo i caratteristici carruggi, incontrerete la Chiesa di San Giovanni Battista, incastonata tra altri edifici storici. Edificata tra il XIII e il XIV secolo, rappresenta un esempio di puro stile gotico genovese. La facciata reca le fasce bicrome bianco e serpentino scuro, un bellissimo rosone in marmo bianco riccamente scolpito, la lunetta del portale con affresco del XVIII secolo. L'interno conserva una tela della "Madonna del Rosario" di Luca Cambiaso e un'iscrizione a caratteri medievali incisa su una colonna. Il campanile era in origine una medievale torre di vedetta delle fortificazioni costruite dalla Repubblica di Genova nel XIII secolo. Dietro si trova il barocco Oratorio di Santa Maria di Porto Salvo.
Passando nella parte nuova di Monterosso, la Fegina, l'attrazione maggiore è rappresentata dalla statua del Gigante che domina la spiaggia libera, di grosse dimensioni e incastonata in uno sperone roccioso. Si tratta di una scultura in cemento armato e ferro realizzata nel 1910 da Arrigo Minerbi di Ferrara e dell’ingegnere Levacher, per volere di Giovanni e Juanita Pastine, monterossini tornati dall’Argentina dopo aver fatto fortuna, per adornare la loro Villa Pastine, in seguito distrutta dai bombardamenti durante la II guerra mondiale, sorte che, in parte, è toccata anche alla statua del Gigante. In origine, infatti, il Gigante, reggeva sulle sue spalle, una conchiglia in cemento con all'interno parte del giardino della villa. Alta 14 metri e pesante 1700 quintali, la statua raffigura Nettuno, dio delle acque e dei mari, e in orgine era dotata anche di tridente.
Come arrivare a Monterosso:
Info Point Accoglienza e Informazioni Turistiche: situato presso la stazione ferroviaria, Tel. 0187/817059 , mail: parcoragazze@hotmail.com