Domenica era una di quelle giornate di metà maggio che profumano già d’estate
Ti lasciano poca scelta giornate cosi e sembrano guidarti loro verso mete da esplorare.
A noi la giornata ha condotto verso
San Rocco, una frazione di
Camogli situata a metà tra il piccolo borgo di mare e
Punta Chiappa, una lingua di terra affacciata sul
Golfo Paradiso. Per chi ama e conosce la
Liguria sono luoghi che non hanno bisogno di essere localizzati o descritti. Per chi invece non è mai stato qui (e mi auguro che provveda a rimediare al più presto!) consiglio di assaporare in prima persona la bellezza di questi angoli tra natura e città.
Sono tre piccoli gioielli della riviera di levante ligure, il primo leggermente sulle alture, 200 metri circa sul livello del mare. Immaginate quindi un triangolo: sulla cima San Rocco di Camogli e alle due estremità i due luoghi di mare. E non parliamo di un mare qualsiasi ovviamente, non è un caso se si chiama Golfo Paradiso.
Verso Punta Chiappa con Vittoria
La mia compare di viaggio in questa domenica più estiva che primaverile è colei con cui condivido le mie avventure da sempre, mia sorella Vittoria. Il programma è già stabilito: si scende verso Punta Chiappa, pausa pranzo li, si torna su a San Rocco e poi si riscende per un gelato a Camogli. Il tutto ovviamente a piedi, sono giusto due passi e qualche scaletta a suo dire, sulla carta la discesa (e la risalita!) conta circa 30/45 minuti a tratta.
Il sentiero è pieno di belle sorprese, la prima è la
chiesa di San Nicolò di Capodimonte che merita una sosta per ammirare il panorama e riprendere un pochino fiato. Da qui per arrivare fino a Punta Chiappa si può proseguire verso il mare o prendere una stradina che costeggia la chiesa. Noi optiamo per la prima e una volta arrivate a
Porto Pidocchio è praticamente fatta, passiamo per questo piccolo agglomerato di case e proseguiamo sul pontile dove attraccano i battelli con direzione Camogli e San Fruttuoso.
La fame inizia a farsi sentire…
e come un miraggio sulla nostra via appare
l’Ittiturismo Castel Dragone. Tra la penombra degli alberi veniamo fatte accomodare su un tavolo a forma di veliero e qui come due veri pescatori di ritorno da una giornata in mare ci rifocilliamo con pesce fresco e cucinato in modo semplice ma gustoso. Erica e i ragazzi sono gentilissimi e con le batterie cariche arriviamo fino alla Punta.
Ma con la Vitti non si scherza
quindi gambe in spalla risaliamo su fino a San Rocco per poi scendere di nuovo (eh si, una bella scarpinata ma ne vale la pena!). Come vi dicevo, per questa seconda tratta la meta è Camogli, viva, vivace e brulicante di gente. A questo punto un meritato gelato. Vittoria in questo è una vera esperta, conosce tutte le gelaterie di Genova e dintorni e ha la sua personale hit parade. Come sempre, mi fido di lei e ci godiamo un gelato rinfrescante che ci dà lo sprint giusto per la risalita. Passiamo accanto a galline, pavoni, ruderi e ruscelli mentre chiacchieriamo di tutto e di niente. Penso che voglio conservare ogni istante di questa giornata semplice e piena di piccole cose che mi riempiono il cuore e gli occhi di bellezza.
Felici come bambine
Tra le tante cose di cui parlo con Vittoria mi colpisce un suo racconto. Ricorda benissimo di quando da bambina durante una delle prime gite delle scuole elementari le venne chiesto di prendere un sasso dalla spiaggia di Camogli e di dipingere sopra di esso il paesaggio. Tutte quelle casette colorate la estasiarono e quella giornata è viva nella sua memoria come se fossero passati due giorni al massimo. Sono queste le piccole cose che rimangono senza un motivo preciso nella nostra memoria. Sono i luoghi, i profumi e la luce che rendono una giornata praticamente perfetta.
Da bambina cantavo sempre “Oh com’è bello passeggiar con Vitti…” e mi torna in mente oggi con un po’ di malinconia questa canzone di
Mary Poppins, da me rivisitata per la mia adorata compare, mentre torniamo in macchina verso Genova e concludiamo questa giornata. Felici.
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La felicità delle piccole cose: una passeggiata tra Camogli e Punta Chiappa sembra essere il primo su
La Liguria racconta.